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Stati Generali dell'Agricoltura Biologica, interviene Paolo Bàrberi

Data pubblicazione: 26.01.2010
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Dopo otto mesi di incontri e seminari tematici, si sono conclusi a Padova gli Stati Generali dell'Agricoltura Biologica, promossi dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Ai lavori ha partecipato Paolo Bàrberi, Professore di Agronomia e Coltivazioni Erbacee presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che ha indicato come priorità quella di aumentare l’agro-biodiversità, per quanto riguarda quella genetica agendo attraverso l’ampliamento della base genetica delle cultivar e delle razze e l’allevamento di più genotipi per specie. Bàrberi ha anche indicato nella diversificazione degli avvicendamenti colturali nel tempo e nello spazio - biodiversità di specie - e nella diversificazione dei sistemi agricoli a scala aziendale e di paesaggio – biodiversità di habitat – due modalità per giungere ad una migliore valorizzazione delle risorse degli agro-sistemi.


Bàrberi ha inoltre sottolineato come sia errato gestire un agro-ecosistema biologico secondo il tipico approccio di causa ed effetto applicato nell'agricoltura convenzionale. Al biologico, infatti, serve un sistema chiuso ed è altresì necessario che si punti sull’avvicendamento colturale piuttosto che su altri mezzi tecnici. Secondo il docente, altri accorgimenti da applicare nei sistemi cerealicoli ed orticoli biologici sono le colture di copertura, come il sovescio, il compost di varia natura, l’uso di consociazioni e di siepi e di margini inerbiti dei campi.